Quanti siamo...

14/01/14

Università

Ciao a tutti! Babu-chan ha fatto di nuovo un lungo periodo di assenza, lo ammette, ma voleva fare un po' più che una sola settimana di università per poter dare la sua prima impressione. Poi una settimana tira l'altra, i giorni passano, le ore sfuggono e ci si risveglia che è già Natale -Image and video hosting by TinyPic ma in realtà Natale è anche già passato...shhh! fate finta di nulla!-.
Babu-chan anticipa che il post di oggi sarà diviso in due: la prima parte in cui parlerà dell'esperienza universitaria e la seconda con la classica riflessione polemica che le si addice -vi avviso anche che dall'ultimo post è arrivata a casa una tastiera nuova (quella vecchia è stata congedata Image and video hosting by TinyPic )con l'acca che spesso e volentieri decide di non lavorare, quindi se ci dovessero essere errori di acche vi chiedo scusa già da ora Image and video hosting by TinyPic -.
Ora che le dovute presentazioni sono state fatte siete pronti? Tre, due, uno, si parte!


Come tutti ben sapete -o forse no, ma lo scoprirete a breve quindi fate finta di saperlo per ancora qualche battito di lettera- Babu-chan a ottobre ha iniziato l'università, ha iniziato a seguire i corsi di quella fantastica materia di studio che è l'urbanistica -della serie: gonfiamo le cose va Image and video hosting by TinyPic -! Dopo quasi tre mesi di riflessione su cosa dire Babu-chan ha finalmente deciso di tirare le somme, scoprire gli altarini e svelare i segreti.
Rispetto al liceo è tutto molto più dispersivo e tu studente devi darti una sveglia e aggiustarti di tuo -giusto per narrare aneddoti: il mio primo giorno di lezione arrivai con mezz'ora di anticipo all'università, consapevole del fatto che ci avrei impiegato un po' a trovare l'aula. vaga cique minuti, vaga dieci, renditi conto di esserti persa, sono arrivata in classe con un quarto d'ora di ritardo Image and video hosting by TinyPic -; di positivo c'è il fatto che le macchinette sono meno ladre assai, ma sono troppe poche per pensare di potercisi avvicinare in un tempo utile: sai quando ti metti in coda, non sai se ne uscirai.
I compagni, beh da questo punto di vista si ha un'ampia possibilità di scelta. Stai con chi ti sta veramente simpatico e quattro risate -ma anche sei, otto, dieci- te le fai certamente. Per ora Babu-chan non ha ancora fatto lezioni "in squadre" quindi non non sa se li ci si possa dividere come si preferisce o se viene stabilito dall'alto...vi farà sapere! Tornando alla compagnia di certo si troverà un ambiente molto più eterogeneo che non in un liceo e ciò a Babu-chan piace!
Per quanto riguarda le lezioni, gli orari sono quasi sempre meno pesanti del liceo e i professori di base si dividono in due gruppi: quelli che amano la propria materia e vogliono che anche tu studente ti ci appassioni e quelli che sono cpitati ad insegnare un po' per caso -la cosa peggiore è quando il professore è uno i questa seconda categoria, ma ha la materia che potrebbe essere interessante-. Le lezioni con il secondo tipo di professore potrebbero risultare assai noiose, ma i modi per distrarsi si trovano sempre!
Il momento più terribile è il primo periodo esami: d'un tratto ti accorgi che tutta questa bella favoletta in realtà è un terribile incubo in cui un mostro ti vuole mangiare, ma vedi che oltre al mostro c'è di nuovo una terra in cui splende il sole, quindi ti fai coraggio e ti butti!
Con questo Babu-chan crede di aver detto abbastanza sull'università, quindi passiamo oltre!
La lamentela di oggi è: sappiamo ancora cosa vogliamo?
Ma andiamo con ordine. Babu-chan ha di recente riflettuto sul fatto che spesso la gente compie azioni, poi ci ripensa, torna indietro, rinnega ciò che ha fatto -o, molto più semplicemente compie azioni, poi si dimentica di averle fatte- e alla fine si chiede perché il mondo è sbagliato.
Babu-chan non vuole essere presuntuosa al punto di dire di non aver mai fatto una cosa del genere -anche perché ho la memoria molto breve e credo finirei col mentire-, semplicemente vuole chiedersi il perché. Perché l'agire dei suoi coetanei è un continuo tornare sui propri passi? Siamo certi di sapere veramente cosa facciamo, prima di metterci in atto?
Secondo Babu-chan agiamo senza riflettere adeguatamente sulle questioni, colpa anche della società frenetica in cui viviamo. Al giorno d'oggi ci muoviamo in continua fretta, dobbiamo correre, fare cose, incontrare gente e i momenti di riflessione su noi stessi e su quello che stiamo facendo della e nella nostra vita si riducono sempre più. Anche le famose domande esistenziali finiscono col ridursi all'osso in tutto questo via vai. E qui sorge la domanda più importante: sappiamo cosa vogliamo?
A livello materiale sono le varie pubblicità a dirci cosa vogliamo. È una continua gara a chi fa la pubblicità più allettante e questo ci stordisce rendendoci degli zombies dello shopping; bisogna comprare questo, quell'altro lo voglio perché è figo, devo avere il cellulare più performante sulla piazza e i reali bisogni di ognuno di noi spariscono magicamente nel nulla -ce l'ho in particolar modo con le pubblicità dei telefoni: per quale motivo dovrebbe importarmi che il telefono abbia la fotocamera fighissima, vada su internet, palri, canti, balli e viva la mia vita per me? un telefono deve riuscire a chiamare, ricevere messaggi e basta! sono queste le cose essenziali di un telefono!-. E se la sparizione delle domande più terrene andasse a intoccare anche le questioni morali e filosofiche? Si, insomma, se anche in un piano un pelino più alto del piano materiale ci stessimo lentamente spegnendo? A quel punto saremmo degli animali come tutti gli altri, solo in grado di distruggere il pianeta su cui viviamo con le nostre mani.
Non è la capacità di parlare, costruire cose, creare formule, di andare su altri mondi a renderci diversi dagli altri animali, è la capacità di porci domande anche superiori a noi stessi e di crescere nel tentativo di trovarvi una risposta.
Lo scopo di questa riflessione/lamentela è dunque quello di stimolare la gente che passa dal castello e dedica qulche minuto alla lettura delle idee di Babu-chan a riflettere e di far aggregare i propri amici alle riflessioni creando delle discussioni -mi raccomando, costruttive-, di non diventare una generazione di idioti!
Con questo vi salutoImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic